Title | : | Itaca: Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | 8807818175 |
ISBN-10 | : | 9788807818172 |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 236 |
Publication | : | First published February 1, 2002 |
Awards | : | Premio Bagutta (2003), Premio Forte Village (2002) |
L'Itaca di questo libro è una piccola città greca che, tra il nono e l'ottavo secolo a.C., si appresta ad assumere i caratteri di una polis. Eva Cantarella illustra le caratteristiche di questa città, la sua organizzazione, i meccanismi sociali che ne garantiscono la sopravvivenza, la nascita delle istituzioni politiche, le credenze religiose dei suoi abitanti, la loro etica sessuale. In breve, la loro vita e la loro mentalità. La descrizione è affidata a una narrazione scandita dalle avventure di Ulisse durante il ritorno in patria, dal suo incontro con pericolose seduttrici e mostri cannibali abitatori di terre "senza assemblee e senza leggi", dalla celebrata ma discutibile fedeltà di Penelope e dall'arroganza dei suoi cento otto pretendenti. Sul filo del racconto dell'Odissea e dei personaggi che la popolano, il libro analizza i modi che hanno permesso alla comunità dei Greci di superare il sistema della vendetta e progredire da una cultura della vergogna a una società del diritto.
Itaca: Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto Reviews
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C'e' poco da dire per descrivere questo lavoro della Cantarella: e' uno stupendo affresco della vita e dei costumi omerici, con particolare attenzione per Itaca, patria di Ulisse. Scritto bene e sempre interessante, un piccolo-grande saggio imperdibile.
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Non me ne vogliate. Ma è stato un supplizio. Erano più interessanti i muri della mia camera.
Leggere "Itaca" o il mio libro di greco è la stessa identica cosa. -
Nonostante si presenti come un libro di divulgazione, ho trovato il testo troppo accademico. La scrittura poco fluida e piena di rimandi in avanti ("vedremo" credo sia la parola più utilizzata nel testo) come in una lezione universitaria. L'eccessiva frammentazione del testo in sezioni e sottosezioni (poco evidenti dal punto di vista grafico in aggiunta!) rendono la lettura poco gradevole e molto impegnativa. È un vero peccato che la forma penalizzi il contenuto in quanto il tema trattato, la nascita delle istituzioni, è molto interessante e istruttivo. Spero di trovare in rete qualche lezione della professoressa Cantarella per approfondire l'argomento in maniera più' piacevole.
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Da appassionata del mondo omerico, il libro mi è parso interessante e ricco di dettagli che cercano di far comprendere al lettore, studioso e non, la complessità delle civiltà descritte nei poemi omerici. A tratti inevitabilmente accademico, ho particolarmente apprezzato il passaggio dedicato a Penelope e alle figure femminili dell’Odissea e quindi alla concettualizzazione della donna nell’immaginario dell’uomo omerico.
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Abbandono la nave.
Mi spiace ma lo trovo veramente pesante, nonostante l'argomento sia di mio gradimento.
Nell'introduzione dice che ci sono due livelli di lettura: uno basico per i "non addetti ai lavori" e uno più complesso per gli studiosi; ma pur procedendo alla lettura basica ho trovato il testo molto accademico, con tante parentesi e rimandi ad altre cose che hanno rallentato la lettura e non mi invoglia a proseguire. -
Argomento interessantissimo: è bello leggere i poemi omerici come una storia di fantasia, ma è altrettanto interessante osservarli dal punto di vista storico e tentare di ricostruire la società che li ha ideati. La scrittura della Cantarella è sublime; come unica pecca segnalo il fatto che talvolta tratta argomenti veramente difficili da capire se non si ha un'infarinatura generale senza spiegarli in maniera più semplice.
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Il libro manca un po' di un filo coerente, ma ho ignorato talmente tante cose che adesso non so più dove metterle.
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Ebook preso in prestito su
MediaLibraryOnLine
Terzo libro di Eva Cantarella che leggo, l'ho trovato meno appassionante di L'amore è un dio e Dammi mille baci. Mi è sembrato meno brioso e più a classica lezione di letteratura greca.
Forse è stata colpa anche dell'ebook, che non era fatto tanto bene: titoli e contenuto erano indistinguibili se non per il testo accapo. Non proprio il massimo della chiarezza: almeno un grassetto ci sarebbe stato bene. Anche la traslitterazione dal greco delle varie parole è senza corsivo o virgolette, altro elemento che non favorisce la chiarezza.
Resta, comunque, un buon libro divulgativo se si vuole approfondire la conoscenza della società greca descritta nei poemi omerici, in particolare nell'Odissea. -
Mi aspettavo di più
“Viziato” da altri libri dell’autrice che avevo già letto – “L’ambiguo malanno”, “Passato prossimo” e “Secondo natura” (alle cui recensioni rimando) – mi aspettavo di più da questo libro che ho trovato invece meno interessante e meno istruttivo dei precedenti, ma resta comunque una lettura pregevole, complice anche il peculiare stile della Cantarella.
Recensione originariamente pubblicata su
http://www.libreriauniversitaria.it/ nell’estate del 2010.