Title | : | Aspirapolvere di stelle |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | 8850205287 |
ISBN-10 | : | 9788850205288 |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 304 |
Publication | : | First published January 1, 2002 |
Aspirapolvere di stelle Reviews
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Benedetta sia sempre la Bertola quando una sta sotto un treno e ha voglia di ridere in maniera intelligente, di lieto fine, in questo caso pure di neve e di Natale. I suoi libri sono per me una salvezza, ineguagliabile Un romanzo rosa, d'estate quando non ho voglia di niente, non ho testa per leggere e mi annoio a morte con tutto.
Trama sempre molto basic, lieto fine garantito, risate pure. In un weekend in cui proprio non girava niente questo libro mi ha rimesso in pace con il mondo. Non aspettatevi la Munro, ma neanche un Harmony. Io invito sempre la lettura della Bertola, perché poi si scopre un mondo piacevole. -
3 stelline perchè mi diverte. Non conoscevo la Bertola fino a qualche giorno fa, o almeno la conoscevo ma ero un po' scettica al riguardo...e invece mi sono ricreduta.
Non tenta di imitare anche lei la kinsella come temevo; non racconta di donne sfigate che poi riescono, alla bridget jones; non parla di sdolcinate storie d'amore che vincono su difficoltà tradimenti e casi della vita.
Crea dei personaggi così semplicemente inverosimili da risultare adorabili, e lo stesso dicasi delle situazioni che ci presenta.
L'idea dell'agenzia "Fate veloci" è geniale! e ce la fa passare per quotidiana. Le tre amiche sono strambe e ce le fa passare per normali...
Penelope è unica, fa tanto Phoebe di Friends!Si legge in poche ore e si ride, o almeno sorride, spesso. E poi c'è l'happy end: ma scusate, un libro del genere non può mica avere un finale diverso da quello felice??
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Alla fin fine
Carino nè più nè meno di tutti gli altri della Bertola che ho letto (e non sono pochi).
Vi enuncio però le mie perplessità, che sono nell'ordine:
1) perchè i libri della Bertola sono alla fin fine sempre uguali a se stessi?
2) perchè i carinissimi protagonisti maschili dei romanzi della Bertola si i ... (prosegui)
Carino nè più nè meno di tutti gli altri della Bertola che ho letto (e non sono pochi).
Vi enuncio però le mie perplessità, che sono nell'ordine:
1) perchè i libri della Bertola sono alla fin fine sempre uguali a se stessi?
2) perchè i carinissimi protagonisti maschili dei romanzi della Bertola si innamorano di fanciulle alla fin fine un po' ordinarie?
3) perchè, fanciulla ordinaria per ordinaria, i suddetti carinissimi protagonisti alla fin fine non si innamorano di me?
Ah, già, dimenticavo: alla fin fine sono romanzi.
Che sciocca. -
Se si vuole una ventata di allegria, la Bertola è sempre la scelta giusta.
... questa volta però il suo effetto esilarante non è bastato a cancellare piccoli dettagli della trama che mi hanno dato fastidio.
Sì perchè se alcuni personaggi erano davvero particolari, divertenti e li ho amati davvero con tutte le loro particolarità e stranezze, altri mi sono sembrati più odiosi e, nel complesso, fastidiosi.
Devo fare i nomi?
Delle tre fate veloci ne salvo solamente 2 Ginevra e Penelope, mentre Arianna è da defenestrare.
La sua volontà di tradire il marito a tutti i costi, mi ha davvero infastidito fin dalle prime pagine e le sue azioni, invece di essere divertenti, rimanevano sì inverosimili, ma arano odiose più che divertenti. Sugli uomini e gli altri personaggi che ruotano intorno alle fate veloci non ho nulla di eccepire. Erano così stravaganti che leggere ogni pagina era una delizia!!
Beh che dire, vorrei che ci fossero delle fate veloci anche dove abito io!! -
Stefania Bertola è una delle mie autrici preferite!
Tuttavia, questo non mi ha completamente convinta.
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Ma parto dalle cose che ho amato.
Lo stile dell’autrice, un po’ vintage, mi piace da morire : ogni suo romanzo risulta scorrevole, divertente e stravagante.
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Mi sarebbe piaciuto far parte dell’agenzia “Fate Veloci” : le loro giornate sono un’alternarsi di stranezze e follie.
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Le sue storie non raccontano mai di storie strappalacrime o relazioni smielate. I suoi romanzi sono sempre un perfetto insieme di personaggi un po’ particolari, quasi surreali, che riescono sempre a strapparti un sorriso e a riservarsi un posto speciale nel mio cuore.
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In questo romanzo, in particolare, delle tre protagoniste, due risultavano insopportabili e ad un certo punto le vicende che ruotavano attorno a loro, erano del tutto piatte.
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Ecco perchè, non rientra tra i miei romanzi preferiti.
Si tratta, quindi, di una lettura da fare a cuor leggero in pochi giorni che vi metterà indubbiamente di buonumore. 😃 -
Anche in questo romanzo l'autrice non delude : con il solito stile divertente e scorrevole, racconta di un'inedita società, le Fate volanti, fondata da tre amiche, con il compito di venire in aiuto di chi vuole risolvere problemi domestici, dalla cura delle piante, alla cucina, alle pulizie in genere (particolarmente esilarante il caso "ritorno-moglie", che consiste nel riordinare la casa prima che la moglie ritorni da un viaggio, facendo "sparire" eventualmente anche tracce varie di feste e altro...)Tre donne, tre caratteri e situazioni diverse, ma sogni e progetti in comune con tutte le altre donne. Situazioni divertenti e bizzarre, capaci di strappare più di un sorriso, ma nello stesso tempo, anche di far riflettere, come sempre avviene leggendo i libri di quest'autrice.
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DUE STELLE E MEZZO
«Nella città di Arianna, Ginevra e Penelope a Natale nevica.
In tutta la città, la nevicata è uguale, fitta, perpetua,
iniziata la sera prima delle sette, e non ancora finita, alle sette della mattina.»
Sono stata a Torino per la Fiera del libro e con l’occasione l’ho visitata insieme a delle ragazze del posto. Ecco, l’ho adorata e quando ne ho occasione cerco e leggo libri ambientati in questa bellissima città, mi sembra così di poter tornare a respirare quell’atmosfera di vissuto e storico, di nuovo ed antico che ho tanto amato.
Stefania Bertola è una mia vecchia conoscenza, nel senso che di suo ho letto, con questo, quattro libri ed è una di quelle autrici che nel mio panorama letterario continuano a stare in un’ipotetica “terra di mezzo”: la continuo a leggere perché ha una scrittura semplice ed ironica, perché i suoi personaggi ti restano incollati addosso anche dopo mesi che hai chiuso il libro, eppure, non riesco mai a finirne uno dicendo: “questo libro è meraviglioso”!
Come tutti i suoi libri, o almeno quelli letti, anche Aspirapolvere di stelle è ambientato a Torino, in una città in cui vivono tre amiche, ma soprattutto tre colleghe che hanno deciso di avviare insieme una ditta che si occupa di servizi per la casa. È così che conosciamo Ginevra, l’esperta di botanica, Arianna, la maga della cucina e Penelope, senza dubbio la mia preferita, e non solo perché porta il nome di mia figlia, ma perché lei è la donna che in due ore riesce a riordinare una casa devastata da bambini, uomini-senza mogli e tutto quello che crei caos!
Le tre donne, diversissime tra di loro, per carattere ma anche per scelte di vita, se infatti Ginevra è una giovanissima vedova che ancora non riesce a superare la morte del suo defunto e traditore marito, se Arianna un marito ce l’ha, ma, come spesso succede, dopo anni di matrimonio, anche il più solido rischia di vacillare, è Penelope, la più versatile e libera di tutte, si troveranno ad avere un lavoro comune: occuparsi per qualche mese della casa, e di tutto quello che concerne le loro mansioni, di uno scrittore, il preferito di Arianna e Ginevra, e totalmente sconosciuto alla (mia) povera Penelope!
Il rapporto delle tre non è propriamente un rapporto di amicizia, infatti, seppur si conoscano benissimo, non escono insieme, hanno altri amici con cui passare il tempo, si rispettano molto per le loro diversità e non mettono, mai, becco nelle faccende lavorative l’una delle altre. Ognuna ha un suo ruolo ed ognuna organizza il proprio planner indipendentemente dalle altre, il loro unico momento di ritrovo è nel loro ufficio e poi diventerà la casa affittata da questo famoso scrittore, affidata alle loro cure. Il solo momento in cui le loro vite si intrecceranno sarà a causa di questo uomo che, giocherà con loro, confonderà le loro vite, abuserà del loro futuro e dei loro sentimenti.
L’unica che riuscirà a restare fuori da questo divertente, almeno fino ad un certo punto, gioco a senso unico, è Penelope, anche grazie all’assistente dello scrittore, Antonio, che la saprà, in qualche modo, preservare ma soprattutto grazie al suo carattere, genuino e semplice, alla sua capacità di impermeabilizzarsi da tutto ciò che non fa parte del suo mondo e del suo modo di essere.
I personaggi che ruotano intorno alle tre sono tanti, mariti, figli, amici, mariti morti e sepolti, fidanzati, cugini, fidanzate di cugini, musicisti, spie inglesi, vicini di casa, clienti, fratelli, sorelle. Un bazar di persone, di vite, di energie che vanno a rendere più dinamica la storia, ma purtroppo, nonostante tutto questo movimento di personaggi, in alcune parti la lettura si è proprio impantanata, per quanto sia stata lenta e difficoltosa.
La trama di per sé è carina, anche se scontata ed anche se già dalle prime pagine fosse intuibile dove volesse andar a parare l’autrice. Ho continuato a leggere perché davvero la scrittura è divertente, leggera e frizzante, ma in alcune parti mi sono chiesta dove stesse andando a parare con tutto quell’(inutile) parlare!
Continuerò a leggere perché mi piace l’autrice, la sua scrittura ed i suoi personaggi, lo farò aspettando di arrivare all’ultima pagina dicendo: “Questo sì, che è meraviglioso!” -
In linea generale non è che le storie d'amore mi facciano impazzire. Le leggo, certo, qui non si disdegna niente, ma devono avere quel qualcosa in più per prendermi proprio.
Il qualcosa in più di questo libro è l'umorismo. Se mi fai ridere io sono automaticamente ben disposta verso la tua storia.
Abbiamo tre donne molto diverse, un oggetto del contendere, veri amori che si sbracciano per farsi notare. Trama semplice, ben gestita, con una miriade di personaggi che si incastrano alla perfezione. Non mi piacciono tutti, com'è ovvio e come deve essere in una storia che si rispetti. Penelope é forse quella che mi dice di più, dato che non concepisco granché l'idea di correre dietro a qualcuno, uomo o donna che sia.
Anche la grammatica é buona, ho solo notato qualche salto da passato a presente che non mi ha sconfifferato. Buona terza, a tratti onnisciente - la terza limitata avrebbe reso meglio, ma fa niente.
Ultimo punto, ottima la scelta della città. Non ho nulla contro Milano e Roma, ma dopo un po' stufano. Più storie ambientate altrove! -
Tre donne, tre amiche, tre colleghe che lavorano nella loro agenzia di pulizie "Le Fate Veloci".
Ognuna di loro ha un proprio carattere, una storia alle spalle.
Le loro vite vengono scombussolate da un nuovo cliente che le vorrebbe esclusivamente per sè.
Quel cliente porterà scompiglio tra le Fate Veloci.
Un libro davvero simpatico e godibile.
Tanti eventi folli che si susseguono uno dietro l'altro.
Una lettura davvero piacevole, spiritosa, con alcune note romantiche. -
oh, un po' di sana, e divertente, chick-lit. ogni tanto ci vuole proprio!
grazie alla spettinata che me lo ha regalato ;) -
Divertentissimo!
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Tre giovani ragazze torinesi si inventano un'agenzia: i mestieri domestici a casa di persone svogliate oppure piene di impegni. Ginevra, Arianna e Penelope si ritrovano così a over affrontare imprevisti, mogli, amanti, figli, famiglie e datori di lavoro. Fino al giorno in cui, alla loro porta, si presenta un personaggio ambiguo, che offre loro un lavoro insolito.
Come riusciranno a disbrigare i nuovi impegni ed i vecchi clienti?
Romanzo leggero, senza arte nè parte, che ho anche faticato a terminare.
Tanto mi era piaciuto l'altro romanzo della Bertola, "Ragazze mancine", tanto i successivi non riescono ad entrare nelle mie corde: trovo il linguaggio complesso per il genere di romanzo che è, e le trame, seppur indirizzate a storie tipo "chick-lit", non riescono a tenere alto il mio interesse.
E' un peccato, perchè molte mie amiche invece l'adorano. -
Ho divorato le 300 pagine di questo libro in un sabato di inedia. Mi è piaciuto assai. Mi è piaciuto lo spirito che lo anima tutto - la descrizione dei tre personaggi principali - la pragmatica Penelope, la pratica Arianna, l'idealista Ginevra - che hanno un'agenzia di aiuto domestico chiamata Fate Veloci e che si barcamenano in mezzo a tutti i loro errori di valutazione, alle loro piccole vittorie, ai loro sogni e si confrontano con un mondo di piccolezze scherzevoli in cui navigano tra gli altri anche un seduttore, un uomo deluso in amore, un amante passionale e molti altri. Tutti i personaggi sono descritti con obiettività scherzosa, mettendo in luce tutte le loro magagne e piccolezze ma non per questo sminuendoli. Non sono eroi, non sono la Nora di Cuore di Bambola che l'attrice Maria Magenta vorrebbe interpretare al meglio scoraggiandosi poi perché non può farsi una scollatura adeguata e nessuno s'innamora di lei. Sono piccoli personaggi borghesi, che s'innamorano, sbagliano, cercano di fare del loro meglio. Insomma vivono.
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MI PIACE STEFANIA BERTOLA E MI PIACCIONO LE AVVENTURE, LE STORIE CHE RACCONTA.
OGNI LIBRO è UN MONDO A SE, DOVE PERDERSI E MAGARI RICONOSCERSI QUALCHE VOLTA, IN QUALCUNA DELLE DONNE PROTAGONISTE.
ALTRE VOLTE TI LASCI ANDARE E TI GODI SENZA TANTI PENSIERI QUALCUNA DELLE SUE STORIE, CHE POSSONO ANCHE RASENTARE L'ASSURDO MA CHE TI LIBERANO DEI PENSIERI PER UN Pò DI TEMPO.
PER QUALCHE MINUTO O QUALCHE ORA PUOI PERMETTERTI DI SENTIRTI "LEGGERA". -
Molto "da donne" : amicizie - amori - inventiva femminile - amori impossibili e reali. tradimenti e litigi. vita di paese e generazioni familiari.
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Ideale per qualche ora di svago e relax. Un po' povero di contenuti e moooolto prevedibile, ma regala parecchi sorrisi.
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L'inverossimile è cosi reale perchè visto in chiave ironica e satirica. Da leggere con lo stesso piacere sia nei momenti di sconforto che quelli di buon umore :-)
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Recensione su:
http://wp.me/p3X6aw-rG -
Le fate domestiche... non le dimenticherò mai!
Libro facile e leggero che non manca mai di farmi ridere -
Molto divertente, da leggere anche se la trama è un pò scontata. Se ci si vuole divertire leggendo la Bertola è una garanzia.
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