Title | : | Milano non è Milano |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | 8842073733 |
ISBN-10 | : | 9788842073734 |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 145 |
Publication | : | First published January 1, 2004 |
Translation from Italian to Czech of an atypical guide of Milan which is some alternative to classical guides.
Milán je jako špička ledovce. A pod ním leží jeho nesmírná historie. Jednou za čas jeho přívaly odkrývají její zlomky, dříve než v jeho díle jeho vody podléhají nezadržitelné korozi, které si tohle město umínilo pro svou existenci, které vždy představuje samo sebe a jehož přítomnosti přicházejí zespodu. Tisíciletí podsvětí. Abychom ho poznali, je třeba mít trpělivost ho poslouchat. Stetoskopem. Jak pulzuje uvnitř. Je třeba umět ho slyšet. Jeho "navzdory". Tam, kde odhaluje svou paměť. Nietzsche říkával, že životaschopnost nelze učinit jen z prospěchu historie. Ten, kdo žije, pokud chce jít napřed, musí zapomenout. Svou minulost. A Milán se zapomíná, mění se. Aby sám přežil.
Autor Aldo Nove (nar. 1967 ve Viggiù) se proslavil svou prvotinou "Woobinda", která v 90. letech minulého století vstoupila do historie italské novodobé literatury jako odraz programového literárního a populárního "hnutí kanibalistů". Mimo to napsal italský bestseller "Lásko má nekonečná" (2000), který se stal oblíbenou četbou mladé italské generace a byl stejně jako Woobinda přeložen do několika světových jazyků. Nyní žije v Miláně a živí se jako svobodný spisovatel na volné noze. Kniha "Není Milán jako Milán" je jak odrazem jeho prožitého dětství, tak i vysoce uměleckého vnímání jeho současného pobytu v Miláně a v Itálii vyšla poprvé v r. 2004.
Milano non è Milano Reviews
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Interessante ma meno bello di Torino è casa mia di Culicchia. Come al solito Torino batte Milano 2 a 0.
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Un libretto sottile, una sorta di guida alla città.
L'autore è Aldo Nove, uno dei "cannibali", corrente di scrittori in auge a partire dagli anni Novanta.
Il libro mescola stili diversi, cultura alta e bassa, come forse è caratteristico dell'autore (non ho letto altro di lui, non saprei dire). Lo sforzo stilistico è sempre manifesto, sin troppo, quasi come in un esordiente.
L'autore è milanese di adozione, e fornisce un punto di vista curioso e quasi mai banale. Peccato che il libro finisca così presto. Interessanti ad esempio le divagazioni pop/trash sulle diverse personalità dei diversi McDonald's della città. Un po' convenzionali le mini-recensioni alla "TuttoMilano" dei locali notturni e delle boutique di moda. Forse il materiale è riciclato da altre pubblicazioni?
Il libro è del 2004, e a Milano nel frattempo sono successe tante cose. Da un lato questo rende alcune osservazioni datate, dall'altro conferma la tesi di fondo che Milano non è Milano, nel senso che "non ci si bagna due volte nello stesso fiume", eccetera. Insomma, la città, nel bene o nel male, è in continuo mutamento. Chiunque l'abbia vissuta per un periodo non brevissimo potrà confermare. -
La recensione che segue è stata pubblicata nel numero di luglio della rivista letteraria on line Il Colophon (
https://medium.com/il-colophon/recens...)
Appare evidente fin dal titolo — Milano non è Milano — che non abbiamo fra le mani una guida turistica. Piuttosto il ritratto, un po’ scombinato e frammentario, che uno scrittore — Aldo Nove — fa della propria città. A modo suo. E infatti inizia a raccontare il capoluogo lombardo attraverso il mito del dio azteco Axolotl che incessantemente si trasforma per non morire. Come Milano.
Proseguendo nella lettura pare incredibile che grazie al puzzle di citazioni da wikipedia o dal sussidiario delle elementari, ai versi di poesie e canzoni, Nove riesca davvero a rendere l’idea di cosa significa per lui questa città, al di fuori degli stereotipi e dall’immagine che se ne fa per lo più chi non ci vive e l’ha sperimentata superficialmente come turista o per lavoro.
“[…] per un bambino che arriva a Milano dalla provincia, Milano è un sogno, strano. Anche un incubo, potremmo dire. ʻUn sogno guasto e cavo al centroʼ, ha detto un grande poeta milanese, Milo De Angelis, forse il più capace, negli ultimi trent’anni, di descrivere le suggestioni e le inquietudini del capoluogo lombardo. O più sobriamente, senza suggestioni metafisiche, quello che avverti, che avvertivo da bambino, era l’urto di una città ʻacuta e duraʼ (Franco Buffoni, altro grande poeta lombardo).”
Attraverso gli occhi di un bambino della provincia vediamo la Milano degli anni Ottanta, attraverso gli occhi più disincantati di Nove ormai adulto scopriamo curiosità che nelle guide turistiche non compaiono, conosciamo la storia di una città distrutta tante volte ma che è sempre stata in grado di rialzarsi in piedi, ha ripulito ogni volta la sua immagine a costo di nascondere le vestigia del passato e si è reinventata continuamente.
Aldo Nove, con la sua scrittura discontinua e un po’ straniante, intrisa di ironia, riesce nell’intento di farci penetrare — per quanto possibile — nell’anima della città rimbalzandoci da piazza Duomo ai Mac Donalds, da Via Montenapoleone agli ipermercati, dal Cenacolo di Leonardo alla metro. Sono tanti anche i luoghi di cui non parla — la Scala, l’Accademia di Brera, giusto per ricordare i più noti — ma già cominciamo a conoscerla un po’ meglio (forse) e a capire se ci affascina o no, trovare la chiave di lettura per interpretare questa città e le sue mille facce in continuo divenire. E decidere se vogliamo approfondirne ulteriormente la conoscenza e la frequentazione. “Milano è come la punta di un iceberg. Sotto, immensa, c’è la sua storia. Ogni tanto un’onda ne scopre un frammento, prima che le acque, nell’opera di corrosione inarrestabile che questa città si è proposta per esistere sempre presente a se stessa, ne presente, lo riportino sotto.” -
anche divertente a tratti e racconta aneddoti su Milano che magari per un non nativo sono sconosciuti. però non è che rimanga moltissimo, eh. e questi aneddoti non è che siano poi tantissimi, eh. e il rischio è davvero quello del luogo comune, di poco scansato fornendo l'interpretazione della Milano che non è descrivibile perché in continua trasformazione. alcuni capitoletti poi sono più riusciti, anche a livello di scrittura. altri invece ricadono un po' più nel genere "guida". francamente fastidioso questo rimando a fine capitolo al contenuto di quello successivo. mah. comunque godibile: per una serata in cui non si abbia nient'altro di meglio da fare, a Milano.
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la migliore guida di milano che possiate mai trovare. turisticamente non è al livello di portland souvenir, anzi è perfettamente inutile. serve solo a chi la città la conosce già, e ha bisogno di vedere i propri ricordi scritti nero su bianco.
chiunque si lamenti della vita a milano dovrebbe leggerlo, e poi andarsene.
http://bookcrossing.com/journal/4731903 -
En el intento de conocer mi ciudad de adopción y sentirme parte de ella, soy propensa a adquirir literatura que habla del estilo de vida y la historia de Milán.
En italiano. -
Mi avevano detto che era molto simile ad Ammanniti, ma non l'ho trovato neanche lontanamente accattivante ne' sarcastico e divertente quanto Ammanniti.
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Czech translation on-line in e-shop on:
http://quadrom.webnode.cz/products/ne...