Title | : | Το θέμα είναι ΟΙ ΑΝΤΡΕΣ |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | 9604173928 |
ISBN-10 | : | 9789604173921 |
Language | : | Greek, Modern (1453-) |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 253 |
Publication | : | First published January 1, 1999 |
Αφήνουμε τα παιδιά, όσες έχουμε, στη γιαγιά και στις θείες.
Άσε που αφήνουμε και τον άντρα της Βερόνικας στην ησυχία του!
Φτιάχνουμε λαζάνια, κις λορέν, το αγαπημένο μας ρολό της θείας Μαργαρίτας και αρχίζουμε!
Τι λέμε τόσες ώρες;
Για δουλειές, δίαιτες,ταξίδια, ψώνια... Δήθεν!
Τελικά για άντρες λέμε!
Τη μία την παράτησε ο φίλος της και είναι στις μαύρες της, αλλά μάλλον όχι για πολύ!
Εγώ είμαι ερωτευμένη με τον ίδιο άντρα τα τελευταία δεκαέξι χρόνια, αλλά αυτός είναι παντρεμένος!
Μου ορκίζεται πως θα τη χωρίσει.
Πώς να το κάνουμε;
Ό,τι και να λέμε, το θέμα είναι οι άντρες!
Το θέμα είναι ΟΙ ΑΝΤΡΕΣ Reviews
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Come al solito la Bertola mi trasporta nel suo mondo dolce e bizzarro. In questo caso la voce narrante è quella di Costanza, amante da sedici anni del bellissimo e fedifrago Alex. Ma ci sono anche tutte le Cugine, che - oltre ad organizzare periodiche cene - hanno i loro bei problemi.
I romanzi della Bertola sono belli perchè:
1. le protagoniste sono italiane, immerse in un mondo italiano e non copiano in nessun modo le protagoniste dei romanzi inglesi o americani
2. c'è sempre qualche accenno alla cucina
3. le protagoniste sono parecchio bizzarre ma in modo dolce e apprezzabile. -
Della Bertola ho letto poco, ma la trovo divertente e leggera: questo romanzo invece si sta rivelando una delusione.
Le cugine protagoniste sono un po' troppe, con vite un po' troppo incasinate, e non faccio altro che confondermi. La storia è banalotta e non brilla per vivacità.
Chissà poi come mai, mi immagino le cugine come signore di mezza età, non proprio in forma: eppure a rifletterci bene, non sono altro che delle fresche quarantenni...chissà, sarà il karma del libro che non mi ispira. -
Leggere un libro di Stefania Bertola è come fare un divertente giro su un ottovolante.La sua scrittura, ironica e coinvolgente, ti cattura e ti tiene incollata alle pagine, senza cadute di ritmo o di stile.La cena delle cugine, in questo libro, è un accattivante e divertente spunto per raccontare spaccati di vita odierna e in primo piano loro, le donne attuali, alle prese con mille problemi : il rapporto con il marito, o con i partner di turno,i genitori anziani, i figli da gestire, il lavoro e insomma le varie problematiche da affrontare ogni giorno, possibilmente con il sorriso sulle labbra.Dubbi e certezze, consigli e alleanze,a cena si trova una soluzione a tutto, o quasi, confrontandosi e mettendosi anche in gioco, se occorre.Un libro gradevole e mai superficiale, per la sua aderenza alla realtà di oggi
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Avevo letto della Bertola biscotti e sospetti, aspirapolvere di stelle, a neve ferma e ne ero rimasta piacevolmente sorpresa.
I suoi personaggi femminili sono sempre un po' stralunati, sopra le righe, ma che divertono il lettore anche se è quasi sempre impossibile riuscire a immedesimarsi in uno di loro...
questo romanzo mi ha delusa. I personaggi sono "normali" quasi banali. Le storie non hanno fascino. E ci sono tanti di quei nomi che verso la fine ancora non riuscivo a distinguere tra Irene e Sofia.
Non so non mi ha convinta per niente. Sarà perchè è il suo primo romanzo (è il primo, vero?) e quindi ancora acerbo? in ogni caso lo stile fresco e allegro ancora non è del tutto pronto. mi dispiace ma una stellina, o una stellina e mezzo -
Carino e divertente come al solito, ma troppe protagoniste che non riesco a distinguere.
Mi sarebbe piaciuto che Lorenzo venisse approfondito di più, ma tra la marea di personaggi e il ritmo ultra serrata si è fatto poco. -
cute; very light but cute.
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Inizio sempre entusiasta questi libri della Bertola, poi mi incasino con i numerosissimi personaggi e puff. Persa.
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⭐⭐⭐
La superficie liscia delle cose
Per un paio di giorni son stata alle prese con Costanza, protagonista di questo romanzetto della Bertola, che mi è arrivato più per caso che per scelta e dal quale non mi aspettavo nulla se non la noia. E invece...
E invece è, appunto, null'altro che un romanzetto.
Niente di eclatante. Però non è scritto male.
Semplice, fulmineo, lineare. Una storia che si intreccia ad altre storie.
Leggero, pacifico, scanzonato.
Storie efficaci perché ti ci puoi immedesimare anche se non sei l'amante di un uomo sposato che da 16 anni ti ripete che lascerà la moglie quando i figli potranno reggere il colpo, non hai quarant'anni e 4 figli, un matrimonio sfranto alle spalle o un uomo che t'ha mollata dopo vent'anni per la "culona bionda con gli occhiali".
Sdrammatizza molto, la Bertola. E lo fa per mezzo delle voci di queste 5 donne, in bilico sui 40 anni, che con le loro voci accrescono di una spanna il vecchio cliché delle donne isteriche e un po' oche.
E certe volte anche la storia sembra un po' tanto tirata via.
Non si sofferma troppo sulle laceranti insonnie di chi viene mollato senza logiche. Non fa trasparire la pesantezza del vivere di una madre che ha i figli dall'altra parte dell'oceano.
Insomma, pensate ai personaggi di Baricco e la loro nauseabonda tendenza perenne all'autoanalisi: le protagoniste di questo libro sono assolutamente all'opposto.
E se è vero che i gusti del pubblico - che detta legge sul mercato editoriale - sono sempre più orientati verso storie che siano specchio delle proprie vite, allora sono i libri come questo che saliranno sul podio.
E, con tutto il rispetto e la simpatia per la Bertola e l'impegno che ci mette, la cosa fa parecchia tristezza.
Ma i libri così te li divori. Mi son bastate due colazioni e qualche ora prima di dormire.
Insomma: mi è piaciuto o no? Si, ma anche no.
Nel complesso, un libro fattibile. Alla stregua di un Ken Follett qualunque.
Anzi, per i miei gusti anche un po' meglio. Ma continuo a prediligere altro. -
Costanza, single incallita, da 16 anni nel ruolo dell’amante di Alex, uomo sposato e incallito dongiovanni, è la voce narrante di questo libro e ci racconta di se stessa e delle sue cugine, Bibi, Irene, Sofia e Veronica, una più diversa dall’altra, almeno apparentemente, ma accomunate da difficoltà sentimentali e da una cena delle cugine, che organizzano una volta a settimana a turno a casa di ciascuna, in cui discutono dei problemi che si presentano a ognuna di loro.
Insieme a loro compare Carolina, una delle socie con la protagonista del negozio Taglia e Cuci, che gestiscono e la figlia di una di loro, musicista iperattiva, accanto ad una miriade di figure maschili che si fa fatica a focalizzare perché sono, oltre che tanti, delle meteore poco caratterizzate a parte alcuni aspetti pittoreschi che ne definiscono la comparsa.
Il libro è ambientato a Torino ma mi è capitato di dimenticare questo particolare diverse volte, convinta che si trattasse di una famiglia del sud, tanto i modi di fare e le tradizioni nel complesso me le abbiano rese vicine e familiari.
Non avevo mai letto prima d’ora la Bertola e sono stata catturata dal ritmo veloce e incalzante e dalla leggera ironia che permea le pagine.
È una lettura leggera e coinvolgente che porta a macinare pagine fino ad arrivare alla fine, trattando argomenti sociali molto attuali ma sempre con il sorriso sulle labbra e quasi sfiorandoli per caso.
Indubbiamente questo aiuta la piacevolezza e sicuramente fa risaltare il carattere forte di tutte le protagoniste, donne forti al centro del mondo descritto.
Mi sarebbe piaciuto però che, qua e là, invece di riderne solo, fosse tratteggiata, anche solo brevemente, qualche loro fragilità e la loro sensibilità, perché va bene ridere ma forse aiuterebbe a riconoscersi di più in loro, empatizzando maggiormente, e a rendere più umano il loro modo di affrontare eventi della vita di tutte noi che lasciano un segno anche in chi riesce a superarli con più serenità. -
Sono una appassionata lettrice dei romanzi della Bertola, che trovo ironica e divertente in modo brillante. Mi piace la sua capacità di "parodizzare" le storie d'amore piú sdolcinate e di creare dei personaggi da un lato assurdi, da un lato in cui è facile immedesimarsi.
In questo caso sono stata attratta dalla trama, che parlava di una cena tra cugine: è stato facile calarsi nella dinamiche di una cena tra amiche, magari con storie meno bizzarre, ma altrettanto coinvolgenti.
Consigliato, come lettura senza pensieri! -
È il primo libro che leggo di questa autrice e mi è piaciuto.
Mi ha sorpresa e conquistata questo stile leggero e scorrevole che ha reso la lettura veramente piacevole e senza interruzioni.
Ho dei gusti particolari sui finali, questo non rispecchia il tipo di finale che prediligo!!
Ma lo consiglio vivamente! -
È ancora carino come la prima volta che l'ho letto. Un pochino vintage ormai, ma gli intrecci sono dolci e divertenti, è poco impegnativo e scorre via come un fiumiciattolo... #bookrec dell'estate al mare.
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leggera, ironica, piacevole. La Bertola si conferma una lettura ideale per sorridere senza stereotipi e clichè banali.
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Ένα ευχάριστο κ αστείο ανάγνωσμα, που αποδεικνύει ότι οι γυναίκες σε όλα τα μήκη κ τα πλάτη της γης αντιμετωπίζουν τα ίδια προβλήματα
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Nice
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“Ne parliamo a cena” di Stefania Bertola pag. 215
Le protagoniste sono cinque cugine che si ritrovano una volta al mese circa a cena, a casa di una di loro a rotazione, portando a rotazione una delle specialità delle zie (forse leggermente modificate), e tra cibo e buon vino analizzano le loro vite, i loro amori e discutono di figli ed ex mariti; infatti sono quasi tutte separate tranne Veronica l’unica cugina ancora sposata, casalinga con la passione per i suoi bambini, e Costanza l’unica mai sposata che attende da quindici anni che il suo innamorato, un uomo sposato, lasci la moglie per lei. Poi abbiamo Bibi, una donna alquanto bizzarra che ha lasciato marito e figli in Canada perché non si trovava nel ruolo di moglie e madre, Sofia lasciata dal marito per un’altra donna, in lotta constante per l’affidamento della casa in cui vive, e Irene, creatrice di gioielli con un figlio, piazzato spesso a casa della nonna. La storia viene raccontata in prima persona da Costanza ma tratta le vicende di tutte e cinque in modo ironico e dissacrante. In un crescendo di situazioni al limite dell’assurdo, uomini e rivelazioni scioccanti, la costante delle cene si ripete come a fare un punto della situazione di tutte; sono cene irrinunciabili, nemmeno una chiamata dell’uomo tanto atteso può fare rinunciare una di loro dal partecipare. Il libro prosegue fino a un finale particolare, a lieto fine come sempre in questo genere di libri, ma con un pizzico di originalità!! -
Carino davvero carino! È il secondo libro che leggo e confermo l'opinione che mi ero fatta! Mi piace!La Bertola ti catapulta in questo "mondo" tra la realtà e l'assurdo ma squisitamente femminile. Si perché gli uomini sono presenti, ma rappresentano il contorno. Il fulcro del libro sono Donne in gamba che dimostrano che nonostante i problemi che si presentano, la vita va affrontata con coraggio, ma sempre potendo contare su una spalla amica. Se poi hai a disposizione non una ma quattro spalle, allora non sarai mai sola!
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Italian chick-lit. But I liked it. It was one of the first books I read in Italian, but it made me laugh and it was entertaining. When you're learning a language, books like this are what keep you going.
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Per me questo è il capolavoro della Bertola; prettamente femminile, ha l'ingrediente chiave per il successo: tutte noi ci ritroviamo in almeno una delle protagoniste.
Vuoi per l'intimo a paperelle, per il cattivo gusto in tema uomini, l'incapacità di preparare il rotolo di zia Margherita.
top! -
http://vivereinunlibro.blogspot.it/20... -
A me la Bertola piace, mi fa ridere, anzi mi fa sbellicare. Ogni volta che finisco un suo romanzo penso subito a chi potrei regalarlo, secondo me è un buon segno.