Mostri di Londra, Victorian Horror Story Vol. 1 by Mala Spina


Mostri di Londra, Victorian Horror Story Vol. 1
Title : Mostri di Londra, Victorian Horror Story Vol. 1
Author :
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ISBN : 889084079X
ISBN-10 : 9788890840791
Language : Italian
Format Type : Kindle Edition
Number of Pages : 148
Publication : Published March 16, 2016

Quello che dovete capire è che… Siete scivolata in un mondo sotterraneo, Miss Patel. Nascosto ai più e per nulla gradevole.

Nella Londra vittoriana di fine ‘800, si nasconde una realtà occulta, ignota agli occhi dei suoi abitanti.
Guinevere “Ginny” Patel sta per scoprire nel modo più spaventoso quanto siano reali le creature delle leggende e gli esseri sovrannaturali.
Ha sempre pensato che fantasmi e mostri fossero solo sciocchezze e il suo lavoro è proprio imbrogliare i creduloni. Il giorno più importante per l’avvio della sua attività di spiritista è anche quello in cui capirà quanto siano reali.
Una cosa è conoscere i segreti di questo mondo oscuro e un'altra è entrare a farne parte.

Horror Fantasy Gotico e avventuroso nella Londra Vittoriana.

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"Mostri di Londra" è la prima avventura di Victorian Horror Story, racconti gotici horror, mistery, un po' romantici e a volte piccanti.
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Mostri di Londra, Victorian Horror Story Vol. 1 Reviews


  • Francesca kikkatnt

    Primo capitolo di una saga a 4 episodi.
    Dopo quasi 20 pagine ero tentata di cacciare il mio kindle giù dalla finestra: non è possibile leggere di pomiciate ogni due per tre, manco che i protagonisti avessero 12 anni e gli ormoni impazziti. Ancora più inverosimile sapere che la protagonista si lascia andare con questo tizio appena conosciuto (da circa un'ora?) e che non le piace nemmeno?

    Boh, massì andiamo avanti, tanto è corto..

    E per fortuna una spiegazione "razionale" a questo incipit claudicante c'è (ma non ve la dico XD - leggete il libro).

    Fino in fondo non ho saputo che voto dare.. Al momento do un 3 stelle, soprattutto perché non ho ancora capito il tono di questo libro.
    Io l'ho letto come una dark comedy, caciarona, al limite del parodico, condito da scene truculente che non ho disdegnato. Se così fosse, per me sarebbe da 4 stelle/4 stelle e mezza. E l'ho capito guardando al maggiordomo. Sì il maggiordomo è la chiave di lettura ne sono sicura XD
    Anche perché è talmente pieno di cliché che non posso credere altrimenti.
    Ma aspetto di leggere anche gli altri episodi per farmi un'idea migliore.

  • silviottide

    Abbandono questo libro dopo poche pagine perché mi sono decisamente stufata del fatto che nel 2019 si continui a scrivere del cliché di una donna che, nel momento in cui è minacciata da un uomo sconosciuto che la sta ricattando con modi lascivi (e con tutta probabilità dato come la scena è descritta, sta pure per aggredirla) si mette a pensare che lui è attraente e a quanto se lo vorrebbe fare. Ma che schifo è? Mi rifiuto di proseguire, il libro potrà anche essere bellissimo, ma non mi interessa saperlo.

  • Barbara Poscolieri

    Rinnovare stereotipi classici è sempre molto complicato. Quando i classico, poi, appartiene alla narrativa fantastica sembra quasi un’eredità, e in parte è comprensibile: è davvero possibile proporre un vampiro migliore del Dracula di Stoker? O un licantropo migliore di quello che ci arriva dalle leggende? Non lo so e neanche mi interessa molto saperlo, visto che mi trovo moto vicina concettualmente a quanto proposto in questo libro: non abbandonare il modello conosciuto ma arricchirlo di qualcosa in più, senza privarlo di quegli elementi che lo hanno reso iconico. Lasciamo quindi che i vampiri siano demoni veri, lasciamogli bere sangue, uccidere, eccedere e, perché no, giocare con le vite degli umani. Lasciamo che i mostri siano mostri e che vengano visti come tali, senza umanizzazioni penose, perché il loro mondo non è il nostro, non ha le nostre regole, non ha le nostre emozioni. Anche a Londra.
    La storia è brevissima e serve per farci conoscere questo carosello di mostri, che sono i personaggi che ci accompagneranno negli altri volumi della serie. Un assaggio che mi ha soddisfatto, proprio per quel sapore familiare di classico gotico.

  • Chiara Casalini

    Anche oggi mi ritrovo a parlare di una lettura che mi ha conquistata! Partiamo dalla copertina, semplicemente stupenda per i miei gusti, come tutte quelle di questa serie. Ho approfittato della sua disponibilità col servizio Prime, ma vi segnalo che è disponibile una versione che raccoglie insieme i quattro capitoli di questa saga. Lo dico? Sì, fosse per me li prenderei tutti solo per avere la collezione ^_^
    Non voglio cedere a spoiler solo per il gusto di illustrarvi le parti che più ho amato di questa storia, perché merita di essere letta e gustata pagina dopo pagina. Lo stile di Mala Spina è pressoché impeccabile, la trama si sviluppa in modo lineare, facendoci immergere in atmosfere cupe e, allo stesso tempo, verosimili. Si respira l'aria di questa Londra, vivendo addirittura il passaggio dal giorno alla notte con estrema naturalezza, grazie proprio alle descrizioni dosate e precise, che non dicono mai troppo, ma permettono di immaginare ogni ambiente in cui i personaggi si muovono. Non ho trovato banalità in nessuna scena, perché l'autrice riesce a renderle vive e a integrarle con maestria e un lessico curato. Non mancano, di tanto in tanto, espressioni sarcastiche e battute in grado di strappare un sorriso con uno humor noir fantastico.

    Ogni mattina, alle undici in punto, passava sotto la finestra della villa in Bishop Road. Puntuale come la morte.

    Si assapora la tensione crescente, l'incredulità e lo scetticismo iniziali della protagonista, fino a culminare con la presa di coscienza davanti alla realtà. Ho amato come il cambiamento tra il sospetto e la rivelazione si palesino ai suoi occhi attraverso le descrizioni della stessa scena - il ballo - talmente fluide da passare quasi inosservate, lasciando soltanto le sensazioni a farle apprezzare.
    I personaggi sono tutti ben definiti, ma li si scopre e conosce man mano, non vengono sbandierati e sviliti in presentazioni da giornaletti, ma il loro essere ci viene mostrato a fatti. Lord Richmond è, inevitabilmente, quello che mi ha conquistata fin dalla sua prima apparizione: meraviglioso! Ambiguo, affascinante, carismatico e... no, mi fermo o mi parte lo spoiler :p
    L’uomo aveva un’aura di potenza e di autorità che riusciva a percepire, anche se non possedeva facoltà sovrannaturali. Gli altri due, che pure avevano combattuto contro un mostro, sembravano cuccioli al suo confronto.

    Ultima nota di merito che vorrei fare è all'uso impeccabile dei nomi, rivelati senza fretta, ma che nella mia testolina hanno fatto scattare un campanellino, che sta ancora lì a suonare in attesa di scoprire se ci ho visto giusto o meno; chi lo sa!
    Arrivata all'ultima pagina ne volevo ancora, ma purtroppo dovrò attendere di poter acquistare i successiva. Intanto, penso rileggerò un altro paio di volte questo!

  • I Mondi Fantastici

    "Mostri di Londra" è il primo racconto lungo della serie "Victorian Horror Story" scritta da Mala Spina. Come si evince dal titolo, si tratta di storie di terrore ambientate nella Londra vittoriana; quattro storie, per l'esattezza, tutte già disponibili e pronte per essere scaricate dagli store di ebook e lette, anzi divorate! ;) Io ho appena iniziato il viaggio, insieme a Ginny e agli altri personaggi, e devo dire che ne sono già rimasto affascinato. Pronti per scoprire i lati oscuri e misteriosi della Londra di fine Ottocento?

    Piccola premessa: questa storia si scopre pagina dopo pagina, per cui molte cose ve le accennerò e basta. La sorpresa e la scoperta sono sempre dietro l'angolo.

    Tutto ha inizio a Londra, la fumosa, nebbiosa e oscura capitale inglese, dove Guinevere Patel, detta Ginny (o Madame Istar), inizia la sua "carriera" di veggente/medium, ereditando lo studio dalla sua mentore, la più celebre Madame Iside. Tra i frequentatori del suo studio c'è però qualcuno che non se la beve e che vuole andare più a fondo nella questione. Si tratta di Percy, un personaggio misterioso che affascina e intriga la povera Ginny, che presto si ritroverà catapultato in un mondo del tutto nuovo, dove il confine tra realtà e finzione scompare e dove tutti i mostri e le creature fantastiche su cui ha scherzato fino a quel momento si rivelano vere.

    I personaggi sono intriganti e l'autrice è brava a non svelare subito le sue carte. Li scopriamo anche noi, pagina dopo pagina, assieme a Ginny, e forse giungiamo a non conoscerli del tutto (sempre che loro stessi si conoscano davvero!). C'è Lord Richmond, un uomo freddo, all'apparenza, calcolatore, con un lato oscuro bestiale; c'è Lancelot Hughes e il suo compare, Wright. E c'è Tristan, l'inflessibile cameriere, che non manca di servire tè e dolcetti anche nei momenti di massima confusione. Un mondo opulento e sporco da cui Ginny è attratta.

    Il romanzo è snello, si legge in una serata, e apre le danze alla serie "Victorian Horror Story", composta da altri tre libri: Orrore a Whitechapel, Fantasmi sul Tamigi e Demoni da Highgate, che consiglio assolutamente. Apprezzabile, infine, l'utilizzo di mitologie e culture diverse da quelle classiche a cui siamo abituati nei libri. Ma anche qua, non anticipo altro.

  • Luca Buggio

    ho una predilezione per le storie dove avviene una contaminazione tra mondo reale e scenari fantastici. Mi piacciono le ambientazioni italiane, ma l'importante è che le vicende siano raccontate in modo da farmi sentire davvero catapultato in un luogo reale e vissuto. E' stato il caso della mia più recente lettura, Victorian Horror Story di Mala Spina. Da ex giocatore di Vampiri The Masquerade, nonché da lettore di Anne Rice e Barbara Hambly, non ho potuto non cogliere e apprezzare un'immediata affinità con i miei gusti, al punto che la lettura è stata rapidissima. La bravura dell'autrice si coglie dal modo con cui dispone le sue carte: una sedicente fattucchiera viene a poco a poco trascinata nel "mondo di tenebra", con tutta la gamma di emozioni che questo comporta e che il lettore riesce a provare empatizzando davvero con la protagonista. Lo stile è pulito, scorrevole, ma con quel tocco di ricercatezza che dà a una storia ambientata in epoca vittoriana una marcia in più. Complimenti davvero all'autrice!

  • Francesco

    A metà fra il cliché e l'innovazione. Comunque è un libro che intrattiene se come me amate le storie fantastiche e horror, anche se questa non spaventa affatto!
    Non lasciatevi scoraggiare dalla parte iniziale dove sembra che ci sia la solita protagonista che appena vede un uomo belloccio e cattivone diventa una cogliona allupata, poiché tutto poi trova una sua logica. Se non fossi andato avanti nella lettura, l'avrei categorizzato come solito libro trash. Ottimo libro anche se volete una lettura veloce e leggera da affrontare. Non vi aspettate il capolavoro! Personalmente credo che continuerò la saga. Dò due stelle perché l'ho trovato un po' sempliciotto stilisticamente e a tratti inconcludente.

  • Laura Costantini

    Bella sorpresa, anche se all'inizio ho dubitato di trovarmi di fronte a un romance a causa dell'assalto di Percy e delle reazioni sdilinguite di Ginny. Ma no, niente affatto. C'era un motivo ed era talmente assurdo da catturare la mia totale attenzione e non mollarla più. Grandissima fantasia, scrittura attenta, di pregio. Personaggi godibili, con menzione speciale per Lance. Il fatto che il trio maschile risponda ai nomi di Artthur, Percival e Lancelot mentre Ginny è Geneviere, Ginevra, lascia immaginare un qualche scherzoso omaggio al ciclo di Camelot. O forse no. Ma leggere questo racconto è stato come un giro di giostra. Mi accingo al prossimo.

  • Alla Ricerca del Romanzo Perfetto

    Oltre qualche vampiro non ero mai andata...ho voluto provare ad immergermi in questo mondo, attratta perlopiù dalla stupenda copertina che mi trasmette "fantasy e horror in età vittoriana"...insomma un mix interessante.
    Dalla trama poco si capisce lo svilupparsi delle vicende e credo che sia meglio così altrimenti si perderebbe quello shock che provoca ogni girata di pagina!
    Per il momento però non credo di proseguire nella lettura del prossimo capitolo

  • Donata Bianco

    Breve e gradevole. Mi aspettavo qualcosa di più di un semplice racconto, ma probabilmente avrò ciò che mi aspettavo leggendo i seguiti

  • Iacopo

    Nice, a little obvious but it is well written and can be read in the blink of an eye.
    I will also see the following Chapters.

  • Ilario Gobbi

    Il libro è stato per me una piacevole sorpresa, conoscevo l'autrice per altre opere nel nel fantasy e scopro che se la cava altrettanto egregiamente anche nell'horror vittoriano.
    I mostri di Londra a mio dire è un esempio di come dovrebbe essere sviluppato un originale romanzo sui generis: atmosfere vittoriane ben delineate per immergere il lettore nel contesto, magia sia pacchiana che autentica per distinguere truffatori e creature della notte, una protagonista buona ma piena di difetti con alleati mostruosi dentro e/o fuori oltre naturalmente a mostri esotici raccapriccianti, senza dimenticare le suggestioni dall'oriente e malsane divinità.
    Il romanzo ha il pregio di non prendersi troppo sul serio, si conferma un gradevole horror secondo i canoni del genere mai pesante e sempre scorrevole, avvincente dal punto di vista dell'azione e con punte di eros narrate in maniera appropriata rispetto alla trama.
    L'aspetto che più mi ha soddisfatto è l'ottima padronanza di termini dell'autrice, che riesce a usare un vocabolario molto curato e una prosa snella ed elegante: il risultato è una narrazione gestita con padronanza, un piacere per la lettura e una girandola di emozioni.