L'inondazione by Adrián N. Bravi


L'inondazione
Title : L'inondazione
Author :
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ISBN : 8874525613
ISBN-10 : 9788874525614
Language : Italian
Format Type : Paperback
Number of Pages : 184
Publication : First published November 1, 1999

Morales vive con Clemente, un cane arancione con le orecchie appese, in una soffitta di Río Sauce. Un paese che prende il nome da un fiume e che, dopo un’inondazione, è diventato una distesa d’acqua disseminata di tetti. Tutti gli abitanti lasciano le loro case sommerse tranne Morales che passa le sue giornate a percorrere il paese in barca, a mangiare fagioli neri all’osteria del Turco Hasan e a sorvegliare le mosse di un enorme caimano che si stabilisce nella stanza dei figli. Con l’andare del tempo ha la strana sensazione che i luoghi non siano piú dove li ricordava e che la mappa del paese si sia scomposta, a eccezione del cimitero sommerso dove riposa la moglie. Tutto potrebbe restare eternamente sul fondo del fiume, se su Río Sauce non gravasse la minaccia di una speculazione, e un gruppo di imprenditori, forse cinesi, non si apprestasse a comprare per poco il passato di una cittadina fantasma infestata di coccodrilli. Con la sua lingua incantata Bravi racconta una vicenda a fior d’acqua, in cui tutte le grandi avventure umane, le minacce, le promesse, le nostalgie e gli affetti avvengono nel calibrato silenzio di una vita sospesa.


L'inondazione Reviews


  • Malacorda

    Davvero ottimo. Colonna sonora imprescindibile: Sur di Piazzolla. E certo che, quando c'è da mescolare la realtà con l'assurdo, il magico, il fantastico… come sanno farlo i sudamericani non lo sa fare nessun altro.

    Questo Bravi, con una trama lineare, pressoché inesistente - e a cui tuttavia si poteva aggiungere qualche minima precisazione - e con un finale piccolo e semplice come quello di una fiaba, si ricollega al tema della mutevolezza e della caducità dei destini che leggevo poc'anzi con la citazione finale del libro della Russo: destini degli uomini così come quelli delle loro case, destini come li descrive anche Süskind quando dice che "le cose migliori spariscono perché sono in contrasto con la tendenza del tempo, che travolge tutto". E questo a sua volta si ricollega a quello che vediamo ogni giorno nei nostri paesi, le storiche osterie vengono sostituite dai market cinesi, oppure che vediamo nei paesi distrutti dal terremoto: restare lì a tutti i costi per tenersi stretto quel poco che c'è, o accettare che il terremoto è un fatto di natura e allora tanto vale partire e ricominciare tutto da un'altra parte? E i paesini di montagna abbandonati non per catastrofi naturali ma per progressivo spopolamento: vale la pena fare sforzi per mantenerli vivi in nome del passato e delle tradizioni oppure è meglio arrendersi all'evidenza che alla gente piace - o comunque gli torna comodo - intrupparsi in città? In questo libro c'è tutta l'atmosfera di questi dilemmi, la malinconia, la solitudine, le case abbandonate. C'è proprio l'acqua limacciosa dell'inondazione, e quel silenzio irreale quando tutte le cose sono sommerse, parola di una che l'inondazione l'ha provata di persona.

    E' possibile intendere un qualche riferimento a temi di attualità come l'emigrazione, le speculazioni finanziaria ed edilizia che finiscono sempre per mettere sotto la povera gente, una certa attenzione per l'ecologia quando si osserva la natura seguire il suo corso. Ma i temi principali sono i ricordi e il passato: dove sono, dove vanno a finire? Sono cose del tutto immateriali o hanno ancora una loro concretezza? Il "sott'acqua" rappresenta questa concretezza: in un'altra dimensione, ma i ricordi ci sono ancora tutti. Incredibili e mostruosi, gli alligatori arrivano ad imporre la loro presenza di animali preistorici e si trasformano in custodi neanche tanto simbolici del passato e dei ricordi: "…rifletteva che gli alligatori sarebbero sopravvissuti a qualsiasi cataclisma, e forse anche all'estinzione di tutte le specie. Sorvegliano il tempo, questi serpentoni… Com'erano nella preistoria, così sono adesso…". L'animale senza tempo proprio come la immutabile distesa d'acqua, mi ha ricordato anche le riflessioni sull'oceano di Benedetti in La Tregua. Ma la cosa più ammirevole è rendersi conto, alla fine della lettura, che mentre il racconto esponeva l'inondazione di case e strade, sottotraccia si propagava anche un'inondazione nell'anima del protagonista, in maniera perfettamente speculare, e così si può riosservare tutta la storia seguendo questi giochi di specchi appena sul pelo dell'acqua, affioranti dalla superficie come gli occhi degli alligatori.

  • Dagio_maya

    Rio Sauce- piccolo e sperduto villaggio argentino- si risveglia inondato dalle acque del fiume Gualeguay (" che anticamente chiamavano Yagurí, ovvero il fiume del giaguaro o della tigre, quasi ad avvertire chi lo navigava della sua indole.").
    Gli abitanti cercano di salvare il possibile e partono per la città in cerca di rifugio.
    Ilario Morales non vuole abbandonare la sua vita.
    Mentre sotto l'acqua rimangono i ricordi del passato, sopra Morales si adatta al nuovo.
    Nuove geografia disegnano il paesaggio; nuovi abitanti si fanno avanti: sono gli yacarés grossi alligatori che segnano il passaggio da ciò che fu a ciò che sarà:

    "perché io sono convinto che quel tempo passato, tu non ci crederai, c’è ancora ed è sott’acqua, e sono sicuro che gli yacarés riescono a vederlo. Forse, però, non sanno che sto anche di sopra, sulla barca. Sto sotto, nel passato, e sopra nel presente, e loro si trovano in mezzo, come custodi, vanno e vengono da un tempo all'altro"

    Piacevole lettura; scrittura senza pretese.

  • LW

    La crecida
    L'improvviso straripamento del fiume - la crecida - trasforma il piccolo villaggio di  Río Sauce in un'enorme distesa d'acqua melmosa
    È tutto sommerso, c'è un silenzio irreale , non ci sono più punti di riferimento, emergono solo tetti, lampioni, tronchi
    le cose scomparivano alla vista per farsi più presenti, sia per i vivi che per i morti
    E riaffiorano soprattutto i ricordi, gli affetti che sono venuti a mancare, la nostalgia del passato e delle piccole cose , che si davano per scontate.
    In questa situazione o si scappa
    o si resta e si resiste ,attaccandosi al poco che c'è ancora , adattandosi a vivere in soffitta e a remare in barca per le strade acquatiche... ( mentre uno yacarè di tre metri sta acquattato sotto al letto)

    Bello (e poetico )il finale !
    3 stelle piene

  • Patrizia

    Rio Sauce viene sommerso dal fiume di cui porta il nome, trasformandosi in una distesa d'acqua da cui fanno capolino i tetti delle case. Solo Ilario Morales rimane nel paese abbandonato, convinto che l'acqua, così com'è arrivata, se ne andrà. Vive nella soffitta della sua casa, con poche cose che ha ritenuto di dover salvare, e si adatta a una nuova esistenza, fatta di silenzio, solitudine e gesti quotidiani ripetuti, che lo mantengono ancorato a un'altrimenti improbabile realtà.
    Percorre con la barca le vie sommerse, va a trovare la moglie sepolta nel cimitero del paese, si reca nella cittadina più vicina per bere all'osteria, adotta un cane, Clemente.
    “Sentiva una strana sensazione di calma e serenità quando attraversava le strade sommerse del paese. Non sapeva darsi una spiegazione, forse non c’era neanche e, se c’era, in fondo non voleva conoscerla. Insomma, aveva capito che ritrovarsi con tutta quell’acqua per le vie gli aveva aperto un mondo nuovo: le cose scomparivano dalla vista per farsi piú presenti, sia per i vivi che per i morti.”
    Il racconto fluisce lento, seguendo il ritmo dei remi e dei pensieri di Morales, in un'incerta zona di confine tra il passato sommerso e un presente indefinito, disegnato dall'acqua, nel quale sembra debbano irrompere fantomatici acquirenti cinesi, che il vecchio aspetta, pronto a cacciarli, per preservare i ricordi dei vivi e dei morti da chiunque pensi di poterli cambiare o cancellare.
    Si adatta perfino a vivere con i pericolosi yacarés, perché - come spiega alla moglie morta - “io sono convinto che quel tempo passato, tu non ci crederai, c’è ancora ed è sott’acqua, e sono sicuro che gli yacarés riescono a vederlo. Forse, però, non sanno che sto anche di sopra, sulla barca. Sto sotto, nel passato, e sopra nel presente, e loro si trovano in mezzo, come custodi, vanno e vengono da un tempo all’altro.”
    Un'incantevole metafora sul valore dei ricordi e sul modo in cui la memoria li preserva in un angolo/soffitta della nostra mente. Una metafora che si spinge oltre, con lo straordinario epilogo che mette a nudo la paura di trovarci di fronte a un passato diverso da come lo ricordiamo.

  • jpm

    Quando l'inondazione arriva e sommerge il paese di Rio Saucé, il vecchio Morales anziché abbandonare la sua casa, e i suoi ricordi, come faranno i suoi concittadini, decide di riparare nella soffitta di casa in attesa che il livello dell'acqua cali.
    Nel periodo trascorso in solitudine Morales fa i conti con la sua vita, riflette su sui rapporti con suo figlio, con gli amici e quando l'acqua scende, lui è pronto alla decisione finale.
    Le catastrofi che si abbattono sulla nostra vita provocano danni, anche gravi, ma devono essere lo sprono per ri-partire con più vigore e maggiore consapevolezza su quello che siamo e su quello che desideriamo.
    Tre stelle perché manca il guizzo narrativo che rende un libri indimenticabile.

  • Ettore1207

    Un romanzo breve che parla di solitudine, di cose che se ne vanno, di vecchiaia tenace, di paura dei cambiamenti, di amore per le persone che non ci sono più, di nostalgia. Narrato in maniera semplice e piacevole, ha un che di surreale che ricorda Marquez.

  • Cristina - Athenae Noctua

    L'inondazione è un breve romanzo estremamente gradevole, che, con toni che sfiorano il surreale e che esprimono un'ironia malinconica, fa riflettere sul tema dell'abbandono e della solitudine, quelli di Rio Sauce, sommersa dalle acque con tutto ciò che la rappresenta, ma anche del suo silenzioso e tenace custode, Ilario Morales.

    http://athenaenoctua2013.blogspot.it/...

  • FP

    Molto bello, facile da leggere, ti fa entrare nell'atmosfera di un'Argentina perduta nel tempo.