Title | : | Caro Memmo, mon cher frère |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | - |
ISBN-10 | : | 9788887528244 |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Paperback |
Number of Pages | : | 294 |
Publication | : | First published January 1, 2010 |
L’inedito carteggio è qui per la prima volta pubblicato interamente, corredato da un ricchissimo apparato critico curato da Nancy Isenberg che diviene l’indispensabile chiave di lettura del rapporto tra i protagonisti, rimasto sempre intenso, complesso, talvolta sublimato, e offre nuove considerazioni sui tanti enigmi che circondano questa storia.
Caro Memmo, mon cher frère Reviews
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Immaginate di vivere nella Venezia del '700, di essere giovani, intelligenti, di essere innamorate e ricambiate da uno degli uomini più importanti della Repubblica. Immaginate che questo vostro amore sia però ostacolato da entrambe le famiglie, la sua e la vostra, e che non sia ben visto neanche dalla stessa Repubblica. Immaginate, poi, che vostra madre decida di intraprendere un viaggio verso l’Inghilterra, Paese d’origine di vostro padre, e che l’unico modo che abbiate per poter tenere vivo il vostro amore sia quello di riversare i vostri sentimenti e le vostre impressioni di viaggio su carta. Ecco che avrete la storia di Giustiniana Wynne e del suo carteggio, ricco di suoi ricordi, opinioni e sentimenti. Sono lettere di una giovane innamorata che soffre per la separazione dal suo amato Memmo. Eppure, se sorvoliamo tutti i vari e ripetitivi “ti amo”, “amami sempre”, etc. (la prima cosa che salta subito e che, almeno a me, ha rallentato molto la lettura), possiamo scoprire una mente sveglia e attenta, la mente di una ragazza che aspira alla libertà e all’indipendenza, una ragazza a cui la descrizione di “donna perfetta” per i canoni della sua epoca va stretta.
Se amate il periodo, tutto ciò che ruota intorno ad esso ed ogni tipo di storie d’amore, allora è una lettura che potrà piacervi ed emozionarvi. Per quanto mi riguarda, non so bene perché, ma non ho mai subito il fascino del ‘700 (per ora, mai dire mai eh) e non amo molto leggere grandi storie d'amore struggente (chissà, forse non avremmo mai dovuto leggere le parole di Giustiniana, a meno che lei stessa non avesse avuto in mente di pubblicarle, ma non credo), quindi tutto ciò che rimane da apprezzare è questo desiderio disperato di libertà e la consapevolezza dei propri desideri, che non è poco, anzi.