La notte di Villa Diodati by Danilo Arona


La notte di Villa Diodati
Title : La notte di Villa Diodati
Author :
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ISBN : 889737607X
ISBN-10 : 9788897376071
Language : Italian
Format Type : Paperback
Number of Pages : 388
Publication : First published October 26, 2011

La notte del 16 giugno 1816, a Villa Diodati, sul lago di Ginevra, un gruppo di letterati e intellettuali si incontra nell'antica residenza. Tra questi, Lord Byron, Mary Shelley e John Polidori danno vita a una "scommessa" letteraria: ognuno di loro avrebbe scritto un racconto gotico da leggere e confrontare nelle notti successive. Nascono così "Frankenstein" di Mary Shelley, "Il vampiro" di John Polidori e "La sepoltura" di Lord Byron, opere che gettano le basi per lo sviluppo di moderni generi letterari quali la fantascienza, l'horror e il romanzo gotico moderno. "La notte di Villa Diodati" riunisce per la prima volta le tre opere, in una nuova traduzione, con un ampio saggio di apertura a cura di Danilo Arona.


La notte di Villa Diodati Reviews


  • dafne

    La notte del 16 Giugno un gruppo di incredibili scrittori si riunisce a Villa Diodati e si sfidano in una gara di lettura. Così nascono i racconti di Byron, Polidori e Shelley, che successivamente daranno vita al romanzo di fantascienza e horror.
    Il primo racconto presentato in questa edizione è quello di Byron, “La Sepoltura” o “Frammento di un romanzo”, testo che ispirò anche “Il Vampiro” di Polidori.
    Un vero peccato che il testo sia incompiuto.

    Il “Vampiro” di Polidori fu un’altra delle opere scritte quell’estate a Villa Diodati, durante la sfida letteraria che i maggiori scrittori dell’epoca stavano facendo.
    Un testo forse poco conosciuto ma che ebbe una grande influenza per Bram Stoker, autore di Dracula. Polidori a sua volta si ispirò alla “Sepoltura” di Byron.

    Frankenstein—-

    “Lo avevo desiderato con un ardore tale che andava oltre la moderazione, ma adesso che avevo portato tutto a termine, la bellezza del mio sogno era svanita e l’orrore angosciante e il disgusto mi riempivano il cuore”

  • Antonio Ferrara

    La prefazione di Danilo Arona vale tutto il romanzo, poi c'è anche il Vampiro di Polidori e Frankstain di Mary Shelley, cosa volete di più?