La soavissima discordia dellamore by Stefania Bertola


La soavissima discordia dellamore
Title : La soavissima discordia dellamore
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ISBN : 8850223994
ISBN-10 : 9788850223992
Language : Italian
Format Type : Paperback
Number of Pages : 286
Publication : First published January 1, 2009

Agnese è appena tornata dalla Cina, dove il suo fidanzato l’ha lasciata per sposare due sorelle cinesi. Perciò non è un bel momento, per lei, e trovare casa sua occupata da un inquilino abusivo non migliora la situazione. D’altra parte però neanche Margherita, sua antica compagna di classe, se la passa troppo bene: ha mandato a monte il suo matrimonio quindici giorni prima delle nozze per amore di un violoncellista viennese con il quale ha una relazione che è ottimistico definire saltuaria. La sua collega attrice Teresa, invece, questo coraggio non riesce a darselo: anche lei vorrebbe mandare a monte le nozze con Arturo, ormai imminenti, ma non ha il coraggio di dirlo. Emilia invece non se la sente di affrontare la sua difficile situazione coniugale: è sposata con un medico che lavora per un’associazione umanitaria in Kivu, e che lì si è fatto anche una nuova famiglia. Anche Tancredi Orizzonte in arte Smallville era compagno di classe di Agnese, Emilia e Margherita, ed è proprio lui, attore e miliardario, a riportare in vita il Tesk, il Teatro Elettrico Sul Pianeta Kripton. Mentre la compagnia prova un faticoso spettacolo intitolato Shakespeare in Cucina, le nostre quattro ragazze incontrano nuovi personaggi tutti in qualche modo pericolosi: uno psicopata parzialmente calmucco, una fidanzata intraprendente, un marchettaro momentaneamente pentito... Ma, come la Beatrice di Molto rumore per nulla, sono nate sotto una stella che danzava, e non hanno paura di niente...


La soavissima discordia dellamore Reviews


  • Serena.. Sery-ously?

    Ci vorrebbe un po' di Bertola nella vita di ognuno di noi!

    Risate, situazioni stravaganti, dialoghi assurdi e protagonisti matti da legare.. Cosa si potrebbe chiedere di più?!

    La Bertola ha certe idee.. ad ogni pagina ero lì a chiedermi: "E questo come le è venuto in mente?! E quest'altro?!!?!?".. Insomma, di certo sa come intrattenere il lettore e non farlo annoiare!

    Leggo un libro della Bertola ogni quaresima perché sono così pochi che non posso rischiare di affrontare l'idea di rimanerne senza!

    Se avete un pomeriggio di noia e volete svagarvi.. La Bertola è ciò che fa per voi!

    A breve riporto le citazioni (tantissime), che valgono da sole più di mille parole! :D

  • Frasqua74

    Il libro della Bertola che mi ha convinta meno. Carino, simpatico, ma non con le punte di comicità che ricordavo negli altri che ho letto. La cosa che mi ha entusiasmato di più sono stati gli innumerevoli riferimenti a Shakespeare, che amo da sempre, nei titoli dei paragrafi e sparsi un po' in tutto il libro. In ogni caso è sicuramente una lettura spigliata e leggera, che si finisce velocemente.

  • Sabrys

    Personaggi irritanti e situazioni assurde.

  • Geeky Bookers - Ilaria

    Seconda chance che dò alla Bertola e mi ha delusa molto di più rispetto al primo libro. Infatti se nel primo la storia aveva un pò di senso, qui lo perde definitivamente, trovando sfogo in personaggi e situazioni irreali. Fra l'altro l'intento dell'autrice era quello di scrivere una storia stramba e carica d'umorismo: a me però non ha fatto ridere nemmeno un pò e anzi l'ho trovato parecchio irritante, non trovandoci nulla di vagamente divertente.
    Darò un'ultima chance a quest'autrice, che nonostante tutto sa scrivere discretamente, dopidichè se continua su questo filo con lei ho chiuso.

  • Livuoiqueiqualia

    Questo libro è la mia idea di “cose leggere e felici di cui tutt* abbiamo bisogno”. Ambientato nella mia amatissima Torino, racconta di amiche con storie surreali ma tenere e ti lascia con una sensazione di spensieratezza affatto banale, ma invece divertente. Non è facile scrivere libri che siano leggeri, intelligenti, ironici e dolci. Ne abbiamo bisogno ogni tanto :)

  • gaia arnone

    Stefania Bertola mi piace, ha solitamente un modo di scrivere accattivante, comprensibile ed allo stesso tempo complesso e questo suo romanzo, che ho scovato nella libreria di famiglia, ne è un chiaro esempio!
    I personaggi principali, sono 4 donne: tre delle quali, Agnese, Margherita ed Emilia, amiche dai tempi del liceo, così come Tancredi Orizzonte, eccentrico attorucolo miliardario, che decide di rimettere in piedi la loro vecchia compagnia teatrale e che assolda, aggiungendola al colorito gruppetto, anche la quarta scriteriata, l’attrice Teresa. Ciascuno di loro è impegnato in una personalissima lotta quotidiana contro gli accadimenti della vita…
    Agnese è appena ritornata a Torino dopo diversi anni trascorsi in Cina a disegnare ceramiche con il fidanzato Federico che la molla perché deciso a sposare due (2!!) sorelle cinesi conosciute sul lavoro e, rientrando senza preavviso, trova casa sua subaffittata (naturalmente a sua insaputa) ad un regista di origini calabresi intollerante e scorbutico, amico della sua ex compagna di liceo Margherita e regista della nuova piéce teatrale fortemente voluta da Tancredi, in cui quest’ultima recita.
    Margherita invece è da anni innamorata di un violoncellista di Vienna, impenitente latin lover che la contatta giusto un paio di volte l’anno (quando si trova a passare da Torino per lavoro) e dalle cui telefonate dipende, motivo per il quale non spegne mai il cellulare.
    Emilia è invece moglie di Pietro, un medico fedifrago che vive in giro per il mondo e di cui vorrebbe tanto sbarazzarsi (appoggiata, per altro, dal figlio Robertino di 8 mesi che sembra soffrire la presenza del padre in casa quasi come una intrusione), ma nel cui intento non riesce .
    Teresa, quasi sposata con Arturo, con cui non ha nessunissima voglia di convolare a giuste nozze, fortemente volute e appoggiate invece dalle due madri e consuocere, amiche e vicine di casa da sempre, che li hanno quasi incastrati in una specie di matrimonio combinato degli anni 2000 .
    A completare il quadro, alle 4 donzelle si aggiunge Tancredi Orizzonte detto Smallville, artistoide un po’ matto con una insana passione per il teatro e la fiction oltre che per “La Rosi”, nerboruta ex spia, dalle spiccate capacità manageriali e innamorata dei suoi soldi, che lo comanda come un addestratore fa con un labrador e che trova eccitante trascorrere ore al telefono con il commercialista a discutere transazioni.
    Tutti i personaggi sono coinvolti dall’amore in qualche modo: soffrono, rinsaviscono, progettano piani criminali per sbarazzarsi di partner scomodi (e talvolta di parenti invadenti), si lasciano coinvolgere da un sentimento forte ed impetuoso per improbabili partner… agendo tutti in nome di una forza superiore che li avvolge e sconvolge, regalando al lettore attimi di comicità e di leggerezza. I siparietti comici messi in scena da questi personaggi (tutti sul filo della psicosi, aggiungerei) , infatti, rendono la lettura scorrevole e piacevole, condita qui e là da simpatiche trovate dell’autrice e deliziosi scorci di una Torino allegra, governata dal sottofondo del fiume Po che scorre attraversando il verdeggiante parco del Valentino e impreziosita dai riferimenti al teatro Shakespeariano. L’insieme ogni tanto è snervante per quanto banale e prevedibile ma si apre ad un finale scoppiettante che accompagna fino all’ultima pagina con un sorriso. Lettura consigliata per momenti di evasione, senza troppe pretese!

  • Veronica

    Mamma mia che confusione questa storia. Spesso e volentieri non riuscivo a capire quale personaggio stesse parlando o eseguendo l'azione per via dell'impaginazione scadentuccia e li confondevo pure tra loro. È un libro leggero, simile in certi aspetti a un altro della Bertola che ho letto in passato: è divertente, a tratti comico viste certe situazioni che si palesano con i personaggi, pieno di riferimenti a Shakespeare (povero William se sapesse dove sono finite le sue parole!) e scorrevole.
    Mi sono divertita per le situazioni improbabili e improponibili ridotte a commedia (la mafia austriaca che si palesa e sparisce come se nulla fosse, e citiamo anche le due mamme che non possono più essere cieche di così davanti al rifiuto dei due sposi di appunto convolare a nozze) che nella vita normale ti becchi il carcere o almeno una denuncia (sì parlo proprio di Rocco Rotella e di quelle due scellerate genitrici che hanno avuto la bella idea di rapire l'amante della sposa). Non ho amato particolarmente i personaggi e le loro peculiarità, anche se devo ammettere che le sotto trame intessute erano a posto. Per farla breve, è una storia senza troppe pretese, arzigogolata in situazioni irreali e con personaggi sopra le righe, superficiale (la storia della mafia non te la perdono, Bertola) e incasinata.

  • Prisca Turazzi

    DNF

  • Francesco

    Letto per gioco, non è il mio tipo di lettura, esprimere un giudizio sarebbe frutti di tanti pregiudizi e non mi pare corretto..

  • Amalia

    Un libro leggero e delizioso
    Nel suo genere un piccolo capolavoro. Leggero e divertente ma non stupido.
    Lettura ideale dopo libri molto impegnativi o dopo libri spazzatura

  • Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala

    La Bertola è sempre la Bertola. Divertimento assicurato, ottima lettura dopo un "mattone".

  • piperitapitta

    ��Non sia mai ch'io ponga impedimenti
    all'unione di anime fedeli; Amore non �� Amore
    se muta quando scopre un mutamento
    o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
    Oh no! Amore �� un faro sempre fisso
    che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
    �� la stella-guida di ogni sperduta barca,
    il cui valore �� sconosciuto, bench�� nota la distanza.
    Amore non �� soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
    dovran cadere sotto la sua curva lama;
    Amore non muta in poche ore o settimane,
    ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
    se questo �� errore e mi sar�� provato,
    io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.��

    (Sonetto 116)*

    Era da un bel po' di tempo, soprattutto al termine di tutte quelle letture dalle quali esco emotivamente tramortita, che 'minacciavo' di leggere la Bertola.
    Le credenziali erano piuttosto buone - divertente, garbata, intelligente, sufficientemente 'rosa' senza essere mielosa (pi�� rosa shocking che rosa confetto) e soprattutto capace di essere femminile senza essere n�� femminista n�� pizzi e trine - e, insomma, devo dire che l'incontro non mi ha delusa.
    Ho rinfrescato la mente, ho sorriso, ho sognato, ho persino riflettuto e incontrato e sperimentato Shakespeare in cucina, e adesso, dopo essere arrivata con serenit�� alla fine (perch�� si sa sin dall'inizio come andr�� a finire, ma la curiosit�� �� sapere 'come' arriver�� a 'come andr�� a finire'!), posso felicemente e soavemente dimenticarmelo: proprio come un fresco ghiacciolo alla fragola in una calda giornata d'estate, quando gi�� stai pensando a quello successivo.

    ��Dormire insieme fa famiglia�� aveva detto tutta seria, infilandosi i jeans.
    ��Esagerata��.
    ��Ti giuro. La gente dorme insieme, poi lui chiede a lei se ha preso lo sciroppo per la tosse, e lei si tira la coperta pi�� dalla sua parte perch�� �� freddolosa��� in un attimo convivi��.


    *Il titolo di ogni capitolo ��� tratto da un sonetto di Shakespeare.

  • Margherita Dolcevita

    Non ridevo così di gusto per un libro da un po' di tempo! Come gli altri romanzi della Bertola, anche questo è la solita girandola di situazioni assurde e inverosimili (fino ad arrivare alla celeberrima mafia austriaca), di personaggi dai nomi improbabili (per citarne qualcuno Tancredi Smallville, Piccarda, Anice, Vasilij, Joseph Cocos, etc. etc.) e inevitabilmente di risate. Spero vivamente che questo romanzo raggiunga le 30.000 copie vendute cosicché potremo vedere edito il seguito che avrà come protagonista Emilia (per cui compratelo e regalatelo, sarà sicuramente cosa gradita).</p><p>Alcune citazioni...</p><p>""Agnese! Tesoro! Como estas? Goa deve essere fantastica, in questa stagione."<br />"Può darsi, ma io sono a casa. In via Mazzini."<br />"Via >Mazzini a Torino?"<br />"Ti risulta che ci sia una via Mazzini a Goa?"</p><p>*****</p><p>(a proposito di Tancredi Smallville)</p><p>"Comunque, ha girato ottanta puntate di 'Rovine', nel ruolo del dottor Martinelli."<br />"Cos'è 'Rovine'?"<br />"Va in onda da sette anni su Rai Due, dalle 20.00 alle 20.15."<br />"Breve."<br />"Ma seguito. Solo che a un certo punto il dottor Martinelli muore per salvare la figlioletta di Anice da un ascensore che le sta precipitando addosso."<br />"Anice?"<br />"La donna che ama in silenzio da anni. E non è un modo di dire: il dottor Martinelli è sordomuto."

  • vania

    Dopo questa full immersion, credo di potermi a ragione considerare una delle massime esperte italiane della poetica bertoliana.
    I minuetti, i rondò e le contraddanze dei numerosi personaggi, fra le strade di una Torino che sempre più mi incuriosisce e che prima o poi spero di poter visitare, sono senz'altro leggeri, divertenti e freschi.
    Ripetitivi? Sì, anche.
    Ma d'altra parte, se la Bertola piace, piace anche perchè uno sa esattamente cosa trovare nei suoi romanzi: brio, leggerezza ed un romanticismo temperato da un minimo sindacale di cinismo, che evita che risultino (eccessivamente) stucchevoli.
    Tuttavia, se nessuno può legittimamente aspettarsi dalla Bertola degli immortali capolavori, è anche vero che la prosa di questo libro in particolare appare un po' troppo sciatta: Bertola, sei autorizzata a prenderci in giro, ma con un minimo di cura stilistica.
    Pregio assoluto di questa lettura: l'avermi fatto venire voglia di leggere Shakespeare.
    Che forse è meglio, va.

  • Sonia

    Dopo aver fatto un giro tra i commenti anobiani a questo libro... che dire di più?
    4 stelle sono perfette: la bertola rallegra, diverte, fa ridere e sorridere, fa appassionare, fa tifare per i suoi personaggi, e mai una volta ti fa annoiare.
    Riesce ad essere leggera senza essere banale. Crea storie con lieto fine che non è quello che ci si aspettava. il suo chick lit non è quello stereotipato ma curiosamente imprevedibile, stavolta farcito e ricoperto di Shakespeare...
    Uno spasso.

    Da sperare che riesca a sfornare almeno un libro all'anno: crea dipendenza.

  • Alice

    Personaggi strani, moto verosimili ma esilaranti. trama ricca di sorprese.
    una lettura scoppiettante , uno stile umoristico con molti termini arcaici che aumentano l'umorismo.
    molto Shakespeare, molto teatro.
    Libro godibile, ottimo per questi giorni di freddo, in casa sotto il plaid...

  • Roberta

    Una girandola di situazioni paradossali che ruotano intorno a una rappresentazione teatrale di Shakespeare un po' sopra le righe ma soprattutto intorno a una manciata di donne, ognuna con un problema sentimentale assurdo immerso però in una vita quotidianissima.
    Effervescente e consolatorio, il libro perfetto per un pomeriggio da passare sul divano. Consigliatissimo!

  • Leggere A Colori

    Non avevo ancora letto nulla di questa autrice, sono felice di averla conosciuta, ho passato due giorni in allegria, leggendo questo romanzo brillante e leggero …una vera vacanza!

    Continua a leggere su

    http://www.leggereacolori.com/letti-e...

  • Anna

    Un altro suo romanzo e un'altra conferma!!!!
    Bellissimo, allegro, frizzante, magnetico, con dei personaggi unici! Non adoro i romanzi rosa, ma con il suo sorriso e leggerezza coinvolge da morire!!
    Bellissimi i riferimenti a Shakespeare e ho amato leggerlo, come da lei suggerito, con a fianco i suoi sonetti da sfogliare!

  • Ilaria

    Ho appena finito di leggere questo libro, che ho preso per caso in biblioteca incuriosita dal titolo... e non riesco a smettere di ridere! Stefania Bertola da adesso in poi si merita un posto tra le mie scrittrici italiane preferite.

  • Pollapollina Books

    "Shakespeare: questo romanzo ne contiene molto, e del resto anche la nostra vita, secondo me, contiene tantissimo Shakespeare, solo che non ci facciamo caso." La Bertola, a mio parere, ha scritto romanzi più belli, ma su Shakespeare sono d'accordo.

  • Tintaglia

    Non uno dei miei preferiti, ma ci voleva.

  • Fran

    Libricino divertente e surreale.
    Antidoto contro tristezza e mattonazzi.

    Quattro stelle nel suo genere.

  • Adriana Ci

    Coinvolgente, surreale e divertente :-)